Kuniaki Ida il regista di prosa, di opera, di teatro-danza

L’artista/maestro che da quarant’anni (ha iniziato giovanissimo) fa scoprire e crescere la creatività dei suoi allievi.

Con lui e con Marina Spreafico è iniziato il mio percorso Feldenkrais, alla Scuola Teatro Arsenale di Milano. Era la fine degli anni ’70, Kuniaki aveva portato dalla Francia in Italia il lavoro di Jacques Lecoq e allora nessuno conosceva Feldenkrais.

Lo rivedo con grande gioia, ci raccontiamo brevemente quel che abbiamo fatto negli ultimi anni e ritrovo tutta la sua energia di allora.

Mi dice subito che considera il metodo Feldenkrais utilissimo per chiunque stia sul palcoscenico. E’ importante per scoprire se stessi e per poter arricchire la propria performance. Lui lo propone sempre al primo anno del corso per attori della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, quando lavora con la maschera neutra. Lo fa dunque sperimentare ad attori, registi, danzatori, cantanti e anche ai musicisti e direttori d’orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado.

“Il teatro è dramma, è conflitto, è colore. Ma per creare il colore, anzi più colori, è necessaria la luce. Un raggio di luce non ha colore, però quando attraversa un prisma si scompone in un arcobaleno di colori e ci sorprende. Ecco, Feldenkrais è il raggio che fa scoprire la tua luce e che potrà poi diventare colore, mentre il teatro è il prisma che ti permette di esprimere tutti i colori, suscitando grande stupore”.

Questa metafora rappresenta proprio quello che avevo scoperto quando frequentavo la sua scuola e che ho poi approfondito, andando a studiare direttamente con Moshe Feldenkrais.

Il corpo è sempre interessante e misterioso…più lo frequentiamo più ci accorgiamo di non conoscerlo. Più diamo luce, più creiamo colore e stupore. Lo stupore è la risposta e il risultato della nostra creatività. La creatività, però, scaturisce dalla conoscenza e dalla rottura di regole. E Feldenkrais, scienziato e innovatore, ci fa capire quali sono le “regole” naturali del nostro corpo/mente.

Ci salutiamo con parole libere sulla meraviglia dell’arte, la meraviglia dell’uomo e della sua costruzione. Non c’è fine alla curiosità.

“Ho incontrato Mara al teatro Arsenale alla fine degli anni ’70.  Si è subito incuriosita al Metodo Feldenkrais, approfondendolo per tutta la vita. E’ una grande insegnante.” Kuniaki Ida, regista

Se sei interessata/o visita anche la pagina del nuovo Corso di Formazione Milano 9 che inizierà a settembre 2016  http://www.istitutofeldenkrais.it/formazione/nuovo-corso-milano-9/

Feldenkrais e Freud

Il 6 maggio, a distanza di 48 anni l’uno dall’altro, sono nati Sigmund FREUD e Moshe FELDENKRAIS, entrambi grandi innovatori e Maestri.
Il loro pensiero ci ha concretamente guidati nel dialogo con noi stessi e verso una più ricca visione dell’uomo nella sua complessità.

Un percorso psicoanalitico riuscito può certamente generare anche un cambiamento corporeo, facendoci sentire meglio nella nostra pelle. D’altro canto sappiamo che la consapevolezza del corpo in movimento è alla base di ogni apprendimento e arricchisce l’immagine che abbiamo di noi stessi.

Tutto quello che avreste voluto sapere sul Feldenkrais…ma non avete mai osato chiedere! Seminario con Mara Della Pergola

sabato 21 maggio 2016 dalle 12.00 alle 17.30 

Consapevolezza Attraverso il Movimento: agire, sentire, capire

Seminario esperienziale propedeutico al Corso di Formazione Milano 9 condotto da Mara Della Pergola, Senior Trainer e responsabile pedagogica dei Corsi di Formazione

• Presentazione delle basi teoriche del Metodo Feldenkrais e cenni sulla pedagogia di Moshe Feldenkrais
Esplorazione del movimento attraverso l’osservazione di sé e delle proprie sensazioni
Dimostrazione di una lezione di Integrazione Funzionale.

Nell’esperienza cinestesica di lezioni collettive di CAM si eseguono movimenti semplici e piacevoli che coinvolgono l’attenzione, la percezione, l’immaginazione e la conoscenza di sé. Nella lezione individuale di IF, guidati dalle mani dell’insegnante, si sperimentano e registrano dentro di sé modi più efficaci di muoversi.

La giornata è aperta a tutti ed è un’occasione per capire in cosa consiste la Formazione Feldenkrais.

Quota di partecipazione 60€.

http://www.istitutofeldenkrais.it/formazione/nuovo-corso-milano-9/

Maggio in canto – 5 lezioni a tema con Milena Costa

dal 28 aprile al 26 maggio giovedì dalle  18.00  alle  19.00

Come suona la tua voce? Ti piace la tua voce?

La voce ci caratterizza e attraverso di essa ci riconosciamo. La voce nasce dal corpo e quando esce libera senza tensioni è espressiva e musicale. Ecco cinque lezioni per imparare ad ascoltarti, sentire come risuoni e dare voce alla tua voce.

 

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Guarda cosa fai – Seminario con Alessandra Guadagni sabato 16 aprile

Seminario condotto da Alessandra Guadagni

sabato 16 aprile dalle 10.00 alle 17.00

Immaginiamo di fare un gesto qualsiasi, per esempio allungare una mano per prendere il bicchiere davanti a noi: dove inizia il nostro movimento? Nell’attimo in cui pensiamo di farlo? Quando guardiamo il bicchiere e ne valutiamo posizione, dimensione, peso, fragilità…? Oppure quando muoviamo effettivamente la mano?

Semplice o complesso, ogni movimento è costituito da tutti questi elementi: c’è l’intenzione, che sta – diciamo – nel pensiero, poi ci sono l’orientamento e l’organizzazione, che coinvolgono gli occhi e spesso anche gli altri sensi, e solo alla fine c’è l’azione vera e propria.

Individuare e coordinare le diverse componenti del movimento consente di migliorare l’efficacia delle nostre azioni: come piroettare, se danziamo, o guardare dietro di noi, se posteggiamo in retromarcia, salire le scale o affrontare una discesa in montagna, se abbiamo problemi di deambulazione…

Il seminario esamina in particolare l’uso degli occhi per potenziare l’azione e le azioni che possiamo compiere per chiarire e migliorare l’uso degli occhi.

Feldenkrais e/è Mindfulness – seminario con Mara Della Pergola e Gabriella Zippel

sabato 19 marzo 2016 dalle 10 alle 17
Quando ogni mattina scendiamo dal letto, tiriamo su le tapparelle, ci laviamo i denti, prepariamo il caffè e apriamo una porta, lo facciamo senza pensarci: ingraniamo il pilota automatico pensando a tutt’altro e la cosa si fa da sé. La stessa cosa accade durante tutta la giornata, una grande parte di ciò che facciamo viene esclusa dalla nostra attenzione, finché poi di sera abbassiamo le tapparelle, ci laviamo i denti ed entriamo nel letto senza pensarci.
Ai miei allievi in formazione, alla fine della prima sessione del corso, chiedo sempre di scegliere una semplice azione della loro vita quotidiana e di osservare come la svolgono, cosa sentono dentro di sé, come si organizzano nei loro gesti e poi chiedo anche di praticare regolarmente le lezioni di Consapevolezza attraverso il movimento® (CAM) e di osservare, nel corso dei mesi successivi, se e cosa cambia nei loro gesti abituali e nell’immagine che hanno di se stessi.
Tutti si sorprendono nello scoprire quanta parte della loro giornata sia affidata al pilota automatico, il quale non sempre fa le cose nel modo più economico, piacevole o efficiente e tutti iniziano ad accorgersi di quanto si siano costantemente identificati con le proprie abitudini. Poi notano che le abitudini iniziano a cambiare e notano aspetti di sé che non avevano mai preso in considerazione. Possono fare meglio alcune attività, possono accogliere nuovi interessi, inizia a cambiare ciò che pensano di se stessi e anche il rapporto con il mondo circostante.
L’esplorazione del proprio modo di muoversi viene scelta da Feldenkrais come la via più facile di accesso alla conoscenza di se stessi, senza però trascurare gli altri aspetti fondamentali della persona: le sensazioni, i pensieri e le emozioni. Con un’infinità di lezioni si sperimentano sensazioni e gesti che rendono facile e piacevole il passaggio dall’impossibile (creduto) al possibile (sperimentato).
Possiamo dire per analogia che la mente è l’attività del cervello e che il pensiero ne è il suo movimento. Dunque esso può essere osservato, come si osserva un movimento corporeo. Ogni pensiero, ogni emozione e ogni movimento creano e lasciano tracce nel nostro cervello; e se da sempre le pratiche di meditazione l’hanno tenuto in considerazione, ora le neuroscienze ce lo hanno confermato.
Cos’hanno allora in comune il metodo Feldenkrais e la Mindfulness? La proposta di orientarsi verso la consapevolezza per maturare, essere in relazione col mondo in maniera più soddisfacente, per cambiare senza doversi adattare a modelli esterni. Entrambi propongono un ascolto di sé oggettivo e senza giudizio: la Mindfulness utilizza alcuni principi della meditazione escludendone però l’aspetto di pratica religiosa, Feldenkrais opera sul sistema nervoso e sull’auto-immagine, arricchendola attraverso il movimento.

Il seminario pratico/teorico di sabato 6 febbraio comprenderà un’introduzione ai due metodi con pratica di Consapevolezza attraverso il movimento® e di Mindfulness.
Quest’anno approfondiremo alcuni aspetti quali la nostra voce critica o le emozioni difficili che spesso scatenano un combattimento dentro di noi. La partecipazione è aperta a tutti.

E’ condotto da Mara Della Pergola formatrice Feldenkrais e Gabriella Zippel psicopedagogista, formatrice per lo sviluppo cognitivo Metodo Feuerstein e istruttrice Mindfulness Isimind.

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Come suona la tua voce – Seminario con Milena Costa sabato 20 febbraio ore 10-17

Come suona la tua voce? Lascia parlare il corpo e lo scoprirai.

seminario condotto da Milena Costa

sabato 20 febbraio 2016 dalle ore 10:00 alle ore 17:00

Spesso sento dire: avrei sempre voluto cantare, ma…non ho voce…!

Perché quando sentiamo la nostra voce non ci piace? Eppure uno dei sogni nel cassetto è cantare!

La voce è uno strumento importante di comunicazione, la voce ci caratterizza e attraverso la voce ci riconosciamo.

È interessante osservare come modificando gli schemi posturali e trovando una migliore organizzazione la voce esce più libera e vibrante. Risuona in modo diverso e con minor sforzo.

Il seminario è l’occasione per dar spazio alla propria voce e sperimentare la possibilità di cantare attraverso esperienze di movimento e con il suono. E’ previsto un piccolo laboratorio di canto corale.

 

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Il senso della musica – Concerto per pianoforte a quattro mani

Un evento Feldenkrais in tutti i sensi

lunedì 7 marzo 2016 alle ore 20.45

Corso di Porta Nuova 32 Sala delle Colonne Unione Femminile Nazionale
ingresso libero fino ad esaurimento posti

Concerto per pianoforte a quattro mani con
Michele Fedrigotti e Claudio Gevi

Grieg – Dvorak – Brahms

M. Feldenkrais, in una conferenza, si racconta così:” All’età di 70 anni mi sono fatto un regalo di compleanno, perché fino ad allora avevo ricevuto circa 200 cravatte come regalo di compleanno, io che non porto più la cravatta! Il primo regalo che mi sono fatto sono stati due anni di studio di pianoforte. Il mio insegnante era un mio allievo, un compositore. Poi ho studiato canto per tre anni. Fu solo allora, nel fare queste cose quando ormai avevo 75 anni, che mi resi conto di quanto avessi perso nella vita.”

Questo primo incontro musicale si sviluppa sulla linea proposta quest’anno dall’Istituto di Formazione Feldenkrais Della Pergola: il funzionamento dei sensi e la relazione tra i nostri apparati percettivi e le varie forme d’arte. Durante il concerto inviteremo il pubblico ad ascoltare la musica attraverso parametri che permettono di collegarsi direttamente alla nostra fisiologia, come tensione/rilassamento, suono/silenzio, respiro, altezza, intensità, ritmo e direzione.
Tali parametri possono avvicinare ascoltatori ed esecutori ad un “senso della musica” precognitivo. Essi sono alla base degli stimoli che provocano le reazioni emotive a prescindere dalle culture dove una certa musica si è sviluppata.
Senza dubbio è la cultura che permette di essere più sensibili alla finezza con cui gli elementi del linguaggio musicale si sono manifestati in epoche e luoghi differenti. Durante il concerto avremo l’occasione di ascoltare dei bellissimi esempi appartenenti alla tradizione musicale ottocentesca europea.
Ma, tornando al significato di base che i suoni hanno assunto nel corso dell’evoluzione, voglio fare alcuni esempi chiarificatori: pensiamo al suono forte che spaventa, al silenzio improvviso che mette in allerta, alla ripetizione variata che spinge a muoversi, ad un altro tipo di ripetizione che addormenta o ipnotizza, ad un canto di spettacolare varietà che serve per attirare le femmine in vista della riproduzione.
Si possono riconoscere questi e molti altri elementi basilari anche nella musica più colta e sofisticata.

I brevi esercizi che verranno proposti nel corso della serata stimolano ad essere più consapevoli dei nostri sensi che lavorano in parallelo nel percepire l’ambiente circostante. Questo garantisce una sensibilità d’ascolto più viva e più ampia delle profonde emozioni che la musica trasmette.
Feldenkrais ha avuto una grande intuizione, confermata dalle nuove conoscenze sulla plasticità neuronale del cervello umano: ogni atto e ogni singolo accadimento producono delle modifiche nelle connessioni cerebrali. Questo può avvenire a qualunque età ed in qualunque ambito e, se quest’atto è compiuto con più attenzione e consapevolezza, tali connessioni possono essere moltiplicate e produrre un cambiamento ancora maggiore.
Le scoperte dei neuroni specchio da parte di Giacomo Rizzolatti e del suo gruppo di scienziati di Parma hanno dimostrato che questo percorso è possibile anche nell’atto di ascoltare partecipando ad un concerto. L’ascoltatore può rivivere i sentimenti, le intenzioni e i movimenti del musicista, in una situazione di vicinanza umana che Vittorio Gallese ha definito in modo molto significativo come “simulazione incarnata”.

Sono in preparazione altri eventi che speriamo suscitino interesse verso la vastità di intuizioni che Moshe Feldenkrais è riuscito a tradurre in un metodo di lavoro pratico e alla portata di tutti.

 

I grandi movimenti – 5 lezioni a tema con Mara Della Pergola

dal 6 aprile al 4 maggio il mercoledì dalle 19.00 alle 20.00

dal 7 aprile al 5 maggio il giovedì dalle 13.00 alle 14.00

Lezioni che offrono la possibilità di sperimentare grandi movimenti nello spazio. Pensate per facilitare la coordinazione in diversi orientamenti spaziali e la riduzione dello sforzo.

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