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Feldenkrais e arteterapia – Seminario sabato 24 ottobre

CHI PORTA UN AMICO PAGA IL 50%………………….

 

Seminario condotto da Mara Della Pergola e Lorena Pais*

sabato 24 ottobre 2015 dalle 10.00 alle 17.00

Creiamo un ponte tra due discipline complementari valorizzando ciò che hanno in comune per contribuire a colmare l’antico e involontario gap tra mente e corpo.

E’ possibile dare una forma artistica ai propri pensieri ed emozioni e con ciò conoscersi meglio. Il processo creativo è ricco di significato, di energia, di simboli, di scoperte, di sorprese. E’ anche un mezzo potente per ricontattare memorie e sensazioni. L’arteterapia è un metodo clinico che offre alla persona un’opportunità di sperimentazione del fare e creare con l’obiettivo di riconquistare, attraverso la creatività, un senso di efficacia e di gratificazione, un sentimento positivo per aver lasciato una propria “impronta”, un segno che parla di sé.

E’ possibile conoscersi meglio e restare in contatto con sensazioni, pensieri e sentimenti , attraverso l’osservazione del proprio modo di muoversi.

Il Metodo Feldenkrais® di educazione somatica propone di sperimentare modi diversi di muoversi con l’obiettivo di riconquistare maggior flessibilità, armonia ed efficienza del corpo e della mente. Le lezioni non propongono modelli ai quali adeguarsi , ma accompagnano la persona nella ricerca di una migliore organizzazione per poter fare ciò che desiderano senza sforzi, con piacere e creatività.

Queste due discipline, non direttive e non giudicanti, possono ottimamente collaborare in un percorso integrato e generativo che arricchisce la creatività espressiva e la consapevolezza del corpo/mente. Con entrambe si riscoprono potenzialità imprevedibili e si attivano risorse inesplorate per un benessere globale. Si modifica il proprio vissuto e si pro muovono nuove modalità di azione, nuovi approcci e nuovi pensieri, imparando a trasferirli nella vita quotidiana.

Questo seminario è il secondo di una serie di incontri-ponte che organizziamo per dialogare con altre discipline e per arricchire le conoscenze dei nostri associati.

*Lorena PAIS, arteterapeuta clinica, conduce atelier di arteterapia con diverse utenze ed è Docente Supervisore presso la Scuola di Formazione in Arteterapia Clinica VITT3 di Milano.

Il seminario è valido per i soci AIIMF ai fini del rilascio dell’attestazione di Qualità e Qualificazione Professionaale.

Sede:

IsFel Istituto Feldenkrais Della Pergola

Corso di Porta Nuova 32 Milano

tel. 02 6590508

 

vedi

 

 

8° Corso di Formazione Feldenkrais. Siamo ad Asiago (VI) dal 1 al 20 luglio. Vuoi venire a trovarci?

Siamo arrivati alla fine del secondo anno e in questa sessione faremo anche lo judo roll e la serie di mettersi sulla testa, che non viene proposta in tutti i corsi. E’ un’ occasione per i colleghi Feldenkrais di fare o rifare parte del percorso e per chi non ci conosce è un ‘opportunità per avere chiarimenti sul nostro percorso formativo.

Contattaci: istituto.feldenkrais@fastwebnet.it

 

Pavimento pelvico e respirazione – Seminario con Mara Della Pergola

Una signora alla fine di una lezione individuale si mette in piedi ed è molto sorpresa: “Il mio bacino mi sembra molto diverso” – mi dice con un mezzo sorriso – “ … non lo sento più come una foglia secca…” Notate la percezione di poca vitalità e di fragilità racchiuse in questa espressione. E quante emozioni sono rimaste a lungo inespresse.

L’immagine che abbiamo di noi stessi nasce da ciò che sentiamo e facciamo, e si evolve nel tempo. Può anche capitare che, ad un tratto, ci accorgiamo di aver trascinato per anni parti del corpo come storie dimenticate.

Vedi i seminari

Ti piace la tua voce? Per favore parla più forte! Perché urli così?

A gran “VOCE” Dar spazio alla voce seminario condotto da Milena Costa si ripropone il 14 febbraio.

Questa è un’occasione per ascoltare la propria voce…e sentire come può modificarsi attraverso esperienze di movimento e vocali.”

La voce è uno strumento importante di comunicazione, è il mezzo con il quale ci esprimiamo e ci mettiamo in contatto con gli altri. La voce è molto sensibile alle variazioni dello stato d’animo in cui ci troviamo e cambia anche a seconda di come siamo organizzati nel movimento. È interessante osservare come modificando gli schemi posturali e trovando una migliore organizzazione la voce esce più libera e vibrante. Risuona in modo diverso e con minor sforzo. Il seminario è un’occasione per imparare ad ascoltare la propria voce e sentire come può modificarsi attraverso esperienze di movimento e con il suono.

Cosa aspetti a iscriverti? 

Feldenkrais per lo sport: sciare

Sabato 13 dicembre dalle 10 alle 17 con Mara Della Pergola

E’ arrivata la neve e tra poco andrai a sciare? C’è qualcosa che ti piacerebbe migliorare per sciare meglio? Faccelo sapere.

Molti sciatori pensano di non poter superare il loro livello di performance, ma con un po’ di consapevolezza attraverso il movimento scoprono che invece è possibile fare un rapidissimo salto di qualità. Senza faticosi esercizi si possono rendere libere le anche, utilizzare al meglio la forza generata dal bacino per girarsi, piegarsi e per coinvolgere gli arti.

E’ importante imparare ad ascoltare il feed back sensoriale del corpo in movimento, per poter negoziare con le  sorprese e le difficoltà del terreno. Il nostro sistema nervoso ci permette di adattarci costantemente all’ambiente esterno con movimenti naturali, che non ci richiedono alcuno sforzo se sono ben organizzati. Provare per credere.

Il lavoro sedentario

Stai seduto per la maggior parte del tempo, il tuo sguardo raramente va oltre il monitor e rimandi l’attività fisica a un altro momento?

Considera che ogni azione è “attività fisica”. Con un po’ di “sapienza del muoversi” anche i gesti del lavoro sedentario possono diventare “sana attività fisica” e impegnare vantaggiosamente bacino e colonna, testa e occhi, braccia e gambe.

Tutti possono partecipare a questo seminario progettato per chi passa gran parte della giornata in una posizione obbligata, totalmente assorbito dal lavoro. Il seminario è indicato anche a quanti – forse la maggior parte di noi – separano decisamente l’idea di attività lavorativa da quella di attività fisica, confinando la seconda a un momento preciso, necessariamente minoritario, della loro giornata, settimana o… anno.

Noi proponiamo invece di considerare ogni azione come attività fisica e suggeriamo come trasformare anche i gesti del lavoro sedentario in “sana” attività fisica grazie a un “sapersi muovere” innato, che, una volta ri-appreso, è alla portata di tutti.

Il seminario è tenuto da Alessandra Gaudagni e si terrà Sabato 22 novembre.

Feldenkrais e/è Mindfulness

Quando ogni mattina scendiamo dal letto, tiriamo su le tapparelle, ci laviamo i denti, prepariamo il caffè e apriamo una porta, lo facciamo senza pensarci: ingraniamo il pilota automatico pensando a tutt’altro e la cosa si fa da sé. La stessa cosa accade durante tutta la giornata, una grande parte di ciò che facciamo viene esclusa dalla nostra attenzione, finché poi di sera abbassiamo le tapparelle, ci laviamo i denti ed entriamo nel letto senza pensarci.

Ai miei allievi in formazione, alla fine della prima sessione del corso, chiedo sempre di scegliere una semplice azione della loro vita quotidiana e di osservare come la svolgono, cosa sentono dentro di sé, come si organizzano nei loro gesti e poi chiedo anche di praticare regolarmente le lezioni di Consapevolezza attraverso il movimento® (CAM) e di osservare, nel corso dei mesi successivi, se e cosa cambia nei loro gesti abituali e nell’immagine che hanno di se stessi.

Tutti si sorprendono nello scoprire quanta parte della loro giornata sia affidata al pilota automatico, il quale non sempre fa le cose nel modo più economico, piacevole o efficiente e tutti iniziano ad accorgersi di quanto si siano costantemente identificati con le proprie abitudini. Poi notano che le abitudini iniziano a cambiare e notano aspetti di sé che non avevano mai preso in considerazione. Possono fare meglio alcune attività, possono accogliere nuovi interessi, inizia a cambiare ciò che pensano di se stessi e anche il rapporto con il mondo circostante.

L’esplorazione del proprio modo di muoversi viene scelta da Feldenkrais come la via più facile di accesso alla conoscenza di se stessi, senza però trascurare gli altri aspetti fondamentali della persona: le sensazioni, i pensieri e le emozioni. Con un’infinità di lezioni si sperimentano sensazioni e gesti che rendono facile e piacevole il passaggio dall’impossibile (creduto) al possibile (sperimentato).

Possiamo dire per analogia che la mente è l’attività del cervello e che il pensiero ne è il suo movimento. Dunque esso può essere osservato, come si osserva un movimento corporeo. Ogni pensiero, ogni emozione e ogni movimento creano e lasciano tracce nel nostro cervello; e se da sempre le pratiche di meditazione l’hanno tenuto in considerazione, ora le neuroscienze ce lo hanno confermato.

Cos’hanno allora in comune il metodo Feldenkrais e la Mindfulness? La proposta di orientarsi verso la consapevolezza per maturare, essere in relazione col mondo in maniera più soddisfacente, per cambiare senza doversi adattare a modelli esterni. Entrambi propongono un ascolto di sé oggettivo e senza giudizio: la Mindfulness utilizza alcuni principi della meditazione escludendone però l’aspetto di pratica religiosa, Feldenkrais opera sul sistema nervoso e sull’auto-immagine, arricchendola attraverso il movimento.

Il seminario pratico/teorico di sabato 18 ottobre comprenderà un’introduzione ai due metodi con  pratica di Consapevolezza attraverso il movimento® e di Mindfulness. E’ condotto da Mara Della Pergola formatrice Feldenkrais e Gabriella Zippel psicopedagogista, formatrice per lo sviluppo cognitivo Metodo Feuerstein e istruttrice Mindfulness Isimind.

 

Occhi e fluidità del movimento

Moshe Feldenkrais ha creato molte lezioni sull’uso degli occhi e anche in quelle non specificamente dedicate, spesso ha creato variazioni che riguardano proprio lo sguardo. Chi pratica il Metodo sa bene quante volte venga richiesto di differenziare il movimento degli occhi con quello di altre parti del corpo. Le 5 lezioni a tema che vi proponiamo, condotte da Mara Della Pergola, vi aiuteranno a esplorare e a scoprire la connessione degli occhi con i movimenti per facilitarne la fluidità, per migliorare la visione periferica, l’orientamento e la relazione con la postura.
dal 7 maggio al 4 giugno, il mercoledì dalle 19.00 alle 20.00 oppure dal 8 maggio al 5 giugno, il giovedì dalle 13.00 alle 14.00.

Seminario per comunicare in modo efficace

Acquisire una buona capacità comunicativa, riuscire a essere chiari nella relazione con l’altro. Cosa occorre per acquisire tali capacità? Una buona organizzazione dei nostri gesti e dei nostri movimenti, il che significa consapevolezza e centratura nel sentirci e nel sentire dove siamo. Soprattutto se si pensa che il verbale è soltanto una minima parte della comunicazione e che la vera comunicazione passa attraverso il nostro corpo. Da questo presupposto nasce il seminario di Metodo Feldenkrais a cura di Marta Melucci “Il corpo che parla” che si terrà sabato 5 aprile. Saranno affrontati alcuni aspetti del movimento la cui buona organizzazione può influire positivamente sulla presenza e sulla capacità comunicativa: peso, respiro, mobilità vertebrale e relazione con lo spazio. Un’esperienza utile per chi pratica arti performative (teatro, danza, musica), per chi si occupa di comunicazione o per qualsiasi professione che richieda efficaci doti relazionali e per chiunque viglia migliorare la coscienza motoria e la propria capacità espressiva.

Seminario per un movimento intelligente che facilita le azioni

Moshe Feldenkrais affermò che grazie a un movimento funzionale è possibile rendere possibile ciò che si crede impossibile, in seguito facile ciò che si considerava difficile, infine piacevole il facile. Ed è proprio l’esperienza che fanno le persone che praticano il Metodo Feldenkrais, grazie al quale prendono coscienza di come compiono i movimenti, riconoscono e superano i propri limiti, ampliando le possibilità di gesti e azioni, fino a scegliere il movimento più funzionale e quindi intelligente. Le nostre azioni sono infatti spesso frutto di automatismi, abitudini consolidate negli anni. Ma non ci se ne accorge fino a quando non subentra un sintomo (il dolore). Il seminario condotto il 12 aprile da Alessandra Guadagni “Rendere facile il difficile” vi permetterà di scoprire che abbiamo a disposizione più modi per svolgere lo stesso gesto e che possiamo scegliere di volta in volta quello meno faticoso e meno doloroso, più funzionale e più efficiente.