“Io credo che l’unità di mente e corpo sia una realtà oggettiva. Non si tratta solo di parti collegate in qualche modo tra di loro, ma di un tutto che è indivisibile durante il suo funzionamento. Un cervello senza corpo non potrebbe pensare.” Moshe Feldenkrais

moshe lettera

Il Metodo Feldenkrais® conduce le persone a una più completa percezione di sé e a importanti cambiamenti neuromuscolari che si riflettono in nuove modalità di azione. Da tempo riconosciuto come valida proposta pedagogica, è un’inedita e originale sintesi di biomeccanica, neurofisiologia, psicofisica, sviluppo motorio, scienze cognitive e arti marziali che unisce rigore scientifico e profonda conoscenza del sistema biologico, sociale e psicologico dell’essere umano. Da qui la vasta applicazione del Metodo, dalla rieducazione motoria e dalla riabilitazione alla gerontologia, dalle perfomances sportive a quelle artistiche (canto, danza, teatro…).

I principi su cui si basa possono essere riassunti in alcune parole chiave:

  • Movimento

    Il movimento è vita: senza movimento non esiste sensazione e senza sensazioni non ci sono stati d’animo. Il movimento dunque si rivela uno strumento importante per la conoscenza di sé, per la maturazione della soggettività e della consapevolezza, con effetti sul piano cognitivo e affettivo.

  • Apprendimento

    Feldenkrais sviluppa il concetto di apprendimento organico, vale a dire un imparare che nasce dall’esperienza corporea individuale: attraverso il movimento le persone iniziano a percepire dentro di sé, per poi capire concretamente, concetti astratti che senza il corpo non avrebbero un senso, come destra e sinistra, davanti e dietro, sopra e sotto, leggero e pesante, appoggiato e sollevato, linee rette o curve, forme piatte o tridimensionali, oppure concetti come simile e diverso, facile e difficile, differenziato e indifferenziato ecc. Le scienze cognitive oggi teorizzano questo concetto di embodiment che Feldenkrais ci insegna concretamente.

  • Sistema nervoso

    Il sistema nervoso coordina, dirige e risponde a ogni variazione all’interno e all’esterno del corpo. I movimenti della specie umana si sviluppano e si affinano con la maturazione del sistema nervoso e ne sono lo specchio. Un’esplorazione che parte dall’individuale modo di muoversi ne influenza quindi il funzionamento.

  • Immaginazione

    Il sistema nervoso ha anche la proprietà di trasmettere messaggi alla muscolatura e di attivarla o di calmarla senza manifestare movimenti, anzi inibendoli. Questa è l’immaginazione concreta, una tecnica raffinata ed efficientissima, che oggi viene utilizzata nella preparazione atletica e che ha grandi possibilità di applicazione anche con persone diversamente abili.

  • Gravità

    La specie umana si è evoluta in relazione alla forza di gravità e una delle funzioni dello scheletro è proprio quella di sostenerci e di far passare la forza necessaria a muoverci nel campo gravitazionale. Senza gravità non avremmo bisogno dello scheletro, ma questa forza è un elemento che spesso combattiamo inconsapevolmente, e ovviamente senza speranza, con sforzi muscolari e fatica, a causa di una inefficiente organizzazione.

  • Attura

    Neologismo-sintesi di postura e azione, utilizzato da Feldenkrais per rendere più dinamico il concetto tradizionalmente statico di postura: una buona postura ci permette di muoverci e di agire secondo le nostre intenzioni con facilità, senza fatica e senza doverci prima riorganizzare.

  • Consapevolezza

    Nasce da un diverso modo di muoversi e da un’arricchita e più precisa immagine di sé e decondiziona o libera gesti e azioni, ma anche pensieri ed emozioni. Sentire se stessi è l’inizio dell’imparare a vedersi da un altro punto di vista, del discriminare e dello scegliere.

(dalla Prefazione di Mara Della Pergola pubblicata nel libro di Marta Melucci, Lezioni di Metodo Feldenkrais, Xenia ed. 2011).

“La conoscenza di se stessi è raggiungibile anche attraverso una presa di coscienza attenta e paziente del modo in cui ci muoviamo”.