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Verso il concetto di embodiement

Erano una ventina i partecipanti al workshop “Là dove mente e corpo si incontrano” tenutosi a Milano lo scorso 17 ottobre, per la maggior parte provenienti dall’ambito della PNL; tutti colpiti dalle sinergie tra le scoperte delle neuroscienze e i presupposti del Metodo Feldenkrais. Relatori Camillo Sperzagni, coach PNL, e Mara Della Pergola, trainer Feldenkrais, che hanno illustrato, anche con piccole sessioni pratiche, il concetto di embodiement.

Moshe Feldenkrais, grazie alla vastità delle sue conoscenze scientifiche, all’esperienza nelle arti marziali e alla sua intelligenza ha anticipato intuizioni oggi avvalorate da neuroscienziati, biologi, ricercatori, filosofi: il movimento, chiave di accesso alla globalità della persona, è lo strumento ideale per l’apprendimento organico, vale a dire un imparare che nasce dall’esperienza corporea. Presupposto è l’unità di corpo e mente, superando quindi il paradigma cartesiano di attività razionale avulsa dal sentire fisico. E se a metà del Novecento Feldenkrais afferma che “un cervello senza corpo non potrebbe pensare”, negli Anni 70 il biologo e filosofo Francisco Varela dichiara che “Il cervello non è un computer e la coscienza non è nella nostra testa”. Il corpo, dunque, diventa sede di pensiero e di coscienza; quindi anche delle emozioni, come lo stesso Varela scrive assieme al biologo Humberto Marturana in “Autopoiesi e cognizione” del 1985. Dieci anni dopo il neuroscienziato Antonio Damasio dimostra la funzione centrale di emozioni e sentimenti per un’elaborazione del pensiero realmente efficace. La corrispondenza tra stati fisici e stati mentali diventa la base del concetto di “Embodied Mind”, titolo del libro pubblicato da Varela nel 1992. Se si pensa che il Metodo Feldenkrais è definito anche “embodied Wisdom”, è chiara la possibilità di integrazioni e collaborazioni con altre discipline che si occupano di formazione. E’ il caso appunto della PNL (programmazione neurolinguistica), che può potenziare gli effetti del suo modello metalinguistico per l’educazione di pensiero e linguaggio grazie al modello dell’esperienza attraverso il corpo elaborato da Feldenkrais.

 

Neuroscienze e Feldenkrais si incontrano

pnlLe scoperte più recenti delle neuroscienze indicano nuove possibilità per l’apprendimento e lo sviluppo cognitivo e che è possibile apprendere a pensare con tutto il corpo. Un nuovo modo di vivere e abitare pensieri, emozioni e sensazioni con sorprendenti miglioramenti nelle capacità di pensiero laterale, nell’umore e nella resistenza allo stress. Per farne una piccola esperienza si può partecipare al workshop “Là dove corpo e mente sono una cosa sola” tenuto da Mara Della Pergola e Camillo Sperzagni il 17 ottobre all’Hotel Puccini di Milano, dalle 18.30 alle 21.00. Sperzagni, coach e senior trainer, esperto di sviluppo organizzativo e risorse umane, grazie anche alla conoscenza del Metodo Feldenkrais ha potuto verificare che soltanto attraverso un’esperienza organica si comprende davvero e in modo concreto ciò che altrimenti rimarrebbe astratto e sfuggente. Da qui la decisione di proporre un incontro che metta in luce la connessione tra mente e soma.