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FELDENKRAIS E IKEBANA SI INCONTRANO

tre lezioni di due ore  (si può partecipare anche a un solo incontro)

con Mara Della Pergola e Jenny Favari

lunedì 10, 17, 24 ottobre dalle 18,00 alle 20,00

Creiamo un ponte tra due discipline complementari valorizzando ciò che hanno in comune per contribuire a colmare l’antico e involontario gap tra mente e corpo.

La natura si manifesta in un incessante movimento a cui partecipano tutte le creature viventi. Il metodo Feldenkrais e l’arte dell’Ikebana, pur in ambiti diversi, sono in relazione intima e profonda con la natura e ne seguono le leggi dinamiche. Qui si incontrano per sperimentare un innovativo progetto multidisciplinare che, stimolando le capacità percettive senso-motorie e affinando la sensibilità estetica, apre nuove vie per attivare le nostre risorse espressive, rendere più creativa la vita quotidiana e arricchire l’immagine che abbiamo di noi stessi e del mondo che ci circonda.

Nel corso di ogni singolo incontro i partecipanti avranno modo di sperimentare una lezione di gruppo di metodo Feldenkrais e successivamente di realizzare un Ikebana, l’antica arte giapponese della composizione floreale, partendo da temi comuni.

1 Sul sostegno

2 Sul sentire gli spazi

3 Sull’andare verso l’alto

 

 

 

 

Feldenkrais e arteterapia – Seminario sabato 24 ottobre

CHI PORTA UN AMICO PAGA IL 50%………………….

 

Seminario condotto da Mara Della Pergola e Lorena Pais*

sabato 24 ottobre 2015 dalle 10.00 alle 17.00

Creiamo un ponte tra due discipline complementari valorizzando ciò che hanno in comune per contribuire a colmare l’antico e involontario gap tra mente e corpo.

E’ possibile dare una forma artistica ai propri pensieri ed emozioni e con ciò conoscersi meglio. Il processo creativo è ricco di significato, di energia, di simboli, di scoperte, di sorprese. E’ anche un mezzo potente per ricontattare memorie e sensazioni. L’arteterapia è un metodo clinico che offre alla persona un’opportunità di sperimentazione del fare e creare con l’obiettivo di riconquistare, attraverso la creatività, un senso di efficacia e di gratificazione, un sentimento positivo per aver lasciato una propria “impronta”, un segno che parla di sé.

E’ possibile conoscersi meglio e restare in contatto con sensazioni, pensieri e sentimenti , attraverso l’osservazione del proprio modo di muoversi.

Il Metodo Feldenkrais® di educazione somatica propone di sperimentare modi diversi di muoversi con l’obiettivo di riconquistare maggior flessibilità, armonia ed efficienza del corpo e della mente. Le lezioni non propongono modelli ai quali adeguarsi , ma accompagnano la persona nella ricerca di una migliore organizzazione per poter fare ciò che desiderano senza sforzi, con piacere e creatività.

Queste due discipline, non direttive e non giudicanti, possono ottimamente collaborare in un percorso integrato e generativo che arricchisce la creatività espressiva e la consapevolezza del corpo/mente. Con entrambe si riscoprono potenzialità imprevedibili e si attivano risorse inesplorate per un benessere globale. Si modifica il proprio vissuto e si pro muovono nuove modalità di azione, nuovi approcci e nuovi pensieri, imparando a trasferirli nella vita quotidiana.

Questo seminario è il secondo di una serie di incontri-ponte che organizziamo per dialogare con altre discipline e per arricchire le conoscenze dei nostri associati.

*Lorena PAIS, arteterapeuta clinica, conduce atelier di arteterapia con diverse utenze ed è Docente Supervisore presso la Scuola di Formazione in Arteterapia Clinica VITT3 di Milano.

Il seminario è valido per i soci AIIMF ai fini del rilascio dell’attestazione di Qualità e Qualificazione Professionaale.

Sede:

IsFel Istituto Feldenkrais Della Pergola

Corso di Porta Nuova 32 Milano

tel. 02 6590508

 

vedi

 

 

Il lavoro sedentario

Stai seduto per la maggior parte del tempo, il tuo sguardo raramente va oltre il monitor e rimandi l’attività fisica a un altro momento?

Considera che ogni azione è “attività fisica”. Con un po’ di “sapienza del muoversi” anche i gesti del lavoro sedentario possono diventare “sana attività fisica” e impegnare vantaggiosamente bacino e colonna, testa e occhi, braccia e gambe.

Tutti possono partecipare a questo seminario progettato per chi passa gran parte della giornata in una posizione obbligata, totalmente assorbito dal lavoro. Il seminario è indicato anche a quanti – forse la maggior parte di noi – separano decisamente l’idea di attività lavorativa da quella di attività fisica, confinando la seconda a un momento preciso, necessariamente minoritario, della loro giornata, settimana o… anno.

Noi proponiamo invece di considerare ogni azione come attività fisica e suggeriamo come trasformare anche i gesti del lavoro sedentario in “sana” attività fisica grazie a un “sapersi muovere” innato, che, una volta ri-appreso, è alla portata di tutti.

Il seminario è tenuto da Alessandra Gaudagni e si terrà Sabato 22 novembre.

Feldenkrais e/è Mindfulness

Quando ogni mattina scendiamo dal letto, tiriamo su le tapparelle, ci laviamo i denti, prepariamo il caffè e apriamo una porta, lo facciamo senza pensarci: ingraniamo il pilota automatico pensando a tutt’altro e la cosa si fa da sé. La stessa cosa accade durante tutta la giornata, una grande parte di ciò che facciamo viene esclusa dalla nostra attenzione, finché poi di sera abbassiamo le tapparelle, ci laviamo i denti ed entriamo nel letto senza pensarci.

Ai miei allievi in formazione, alla fine della prima sessione del corso, chiedo sempre di scegliere una semplice azione della loro vita quotidiana e di osservare come la svolgono, cosa sentono dentro di sé, come si organizzano nei loro gesti e poi chiedo anche di praticare regolarmente le lezioni di Consapevolezza attraverso il movimento® (CAM) e di osservare, nel corso dei mesi successivi, se e cosa cambia nei loro gesti abituali e nell’immagine che hanno di se stessi.

Tutti si sorprendono nello scoprire quanta parte della loro giornata sia affidata al pilota automatico, il quale non sempre fa le cose nel modo più economico, piacevole o efficiente e tutti iniziano ad accorgersi di quanto si siano costantemente identificati con le proprie abitudini. Poi notano che le abitudini iniziano a cambiare e notano aspetti di sé che non avevano mai preso in considerazione. Possono fare meglio alcune attività, possono accogliere nuovi interessi, inizia a cambiare ciò che pensano di se stessi e anche il rapporto con il mondo circostante.

L’esplorazione del proprio modo di muoversi viene scelta da Feldenkrais come la via più facile di accesso alla conoscenza di se stessi, senza però trascurare gli altri aspetti fondamentali della persona: le sensazioni, i pensieri e le emozioni. Con un’infinità di lezioni si sperimentano sensazioni e gesti che rendono facile e piacevole il passaggio dall’impossibile (creduto) al possibile (sperimentato).

Possiamo dire per analogia che la mente è l’attività del cervello e che il pensiero ne è il suo movimento. Dunque esso può essere osservato, come si osserva un movimento corporeo. Ogni pensiero, ogni emozione e ogni movimento creano e lasciano tracce nel nostro cervello; e se da sempre le pratiche di meditazione l’hanno tenuto in considerazione, ora le neuroscienze ce lo hanno confermato.

Cos’hanno allora in comune il metodo Feldenkrais e la Mindfulness? La proposta di orientarsi verso la consapevolezza per maturare, essere in relazione col mondo in maniera più soddisfacente, per cambiare senza doversi adattare a modelli esterni. Entrambi propongono un ascolto di sé oggettivo e senza giudizio: la Mindfulness utilizza alcuni principi della meditazione escludendone però l’aspetto di pratica religiosa, Feldenkrais opera sul sistema nervoso e sull’auto-immagine, arricchendola attraverso il movimento.

Il seminario pratico/teorico di sabato 18 ottobre comprenderà un’introduzione ai due metodi con  pratica di Consapevolezza attraverso il movimento® e di Mindfulness. E’ condotto da Mara Della Pergola formatrice Feldenkrais e Gabriella Zippel psicopedagogista, formatrice per lo sviluppo cognitivo Metodo Feuerstein e istruttrice Mindfulness Isimind.

 

Muoversi con scioltezza ed efficienza

Da gennaio le nuove trilogie di seminari, ossia incontri a tema raggruppati sotto un cappello comune: la prossima serie è dedicata a “Muoversi con scioltezza ed efficienza”. Tre i seminari che, lavorando su focus diversi, mirano a questo comune obiettivo: si parte il 18 gennaio con “Il bacino centro della forza”, per proseguire il 16 febbraio con “Alzarsi e sedersi agilmente” e si chiude il 15 marzo con “Sguardo e fluidità del gesto”. Chi voglia percorrere l’intero viaggio verso un movimento più libero, iscrivendosi a due o tre seminari, usufruirà di sconti progressivi. Tutte le informazioni alla pagina dedicata ai seminari.

Dar spazio alla voce

uccellino che cantaLa voce è uno strumento importante di comunicazione, è il mezzo con il quale ci esprimiamo e ci mettiamo in contatto con gli altri. La voce è molto sensibile alle variazioni dello stato d’animo in cui ci troviamo e cambia anche a seconda di come siamo organizzati nel movimento. Modificando gli schemi posturali e trovando una migliore organizzazione la voce esce più libera e vibrante; risuona in modo diverso e con minor sforzo. Per poter  sperimentare queste connessioni IsFel propone il seminario a cura di Milena Costa “Dar spazio alla voce”, che si tiene domenica 1 dicembre. http://www.istitutofeldenkrais.it/?page_id=42

E’ un’esperienza che può interessare cantanti, attori, persone che parlano in pubblico e altre specifiche catergorie, ma anche semplicemente chi ha voglia di scoprire le potenzialità della propria voce e gli effetti che può avere nel comunicare e nello stare in relazione.

 

 

Verso il concetto di embodiement

Erano una ventina i partecipanti al workshop “Là dove mente e corpo si incontrano” tenutosi a Milano lo scorso 17 ottobre, per la maggior parte provenienti dall’ambito della PNL; tutti colpiti dalle sinergie tra le scoperte delle neuroscienze e i presupposti del Metodo Feldenkrais. Relatori Camillo Sperzagni, coach PNL, e Mara Della Pergola, trainer Feldenkrais, che hanno illustrato, anche con piccole sessioni pratiche, il concetto di embodiement.

Moshe Feldenkrais, grazie alla vastità delle sue conoscenze scientifiche, all’esperienza nelle arti marziali e alla sua intelligenza ha anticipato intuizioni oggi avvalorate da neuroscienziati, biologi, ricercatori, filosofi: il movimento, chiave di accesso alla globalità della persona, è lo strumento ideale per l’apprendimento organico, vale a dire un imparare che nasce dall’esperienza corporea. Presupposto è l’unità di corpo e mente, superando quindi il paradigma cartesiano di attività razionale avulsa dal sentire fisico. E se a metà del Novecento Feldenkrais afferma che “un cervello senza corpo non potrebbe pensare”, negli Anni 70 il biologo e filosofo Francisco Varela dichiara che “Il cervello non è un computer e la coscienza non è nella nostra testa”. Il corpo, dunque, diventa sede di pensiero e di coscienza; quindi anche delle emozioni, come lo stesso Varela scrive assieme al biologo Humberto Marturana in “Autopoiesi e cognizione” del 1985. Dieci anni dopo il neuroscienziato Antonio Damasio dimostra la funzione centrale di emozioni e sentimenti per un’elaborazione del pensiero realmente efficace. La corrispondenza tra stati fisici e stati mentali diventa la base del concetto di “Embodied Mind”, titolo del libro pubblicato da Varela nel 1992. Se si pensa che il Metodo Feldenkrais è definito anche “embodied Wisdom”, è chiara la possibilità di integrazioni e collaborazioni con altre discipline che si occupano di formazione. E’ il caso appunto della PNL (programmazione neurolinguistica), che può potenziare gli effetti del suo modello metalinguistico per l’educazione di pensiero e linguaggio grazie al modello dell’esperienza attraverso il corpo elaborato da Feldenkrais.

 

La postura dinamica

chiara cam 3La postura dinamica” è il titolo di un tris di seminari che si svolgerà in tre week end tra ottobre a dicembre. Una formula per chi vuole approfondire un tema da prospettive diverse. Alla postura dinamica saranno dedicati “La schiena in movimento” sabato 19 ottobre, “La respirazione e l’equilibrio” sabato 16 novembre, “Dar spazio alla voce” domenica 1 dicembre. Si può partecipare a un solo incontro, in quanto ogni seminario è autonomo. Il concetto di postura dinamica, definita da Feldenkrais con il neologismo attura, supera quello statico di postura tradizionalmente intesa come posizione corretta non collegata al movimento. Una buona postura permette di muoversi agevolmente in ogni direzione, a partire da qualsiasi posizione e senza bisogno di riorganizzarsi.